Le competenze che Le Nuove indicazioni nazionali per il Curricolo /2007 pongono come finalità, possono essere considerate la mappa del processo formativo da promuovere, dalla scuola dell’infanzia alla scuola di base.
La complementarità dello sviluppo affettivo, sociale ed intellettuale dei bambini dai tre ai sei anni, invita a promuovere i seguenti aspetti irrinunciabili
Una Bottega è un luogo di creatività e conoscenza, di sperimentazione, scoperta e autoapprendimento attraverso il gioco: è il luogo privilegiato del fare per capire, dove si fa “ginnastica mentale” e si costruisce il sapere. E´ anche un luogo d’ incontro educativo, formazione e collaborazione. Uno spazio dove sviluppare la capacità di osservare con gli occhi e con le mani per imparare a guardare la realtà con tutti i sensi e conoscere di più, dove stimolare la creatività e il “pensiero progettuale creativo” fin dall’infanzia, nel pieno rispetto degli ORDINAMENTI MINISTERIALI
Suddivisi negli ambiti creativo, matematico, scientifico, linguistico e motorio,le botteghe del sapere rappresentano la migliore strategia per favorire, comprendere e valorizzare il modo di interpretare la realtà, per stimolare l’ interesse e sviluppare le reali potenzialità di ogni singolo bambino. . Si deve prevedere che i bambini possano conseguire lo sviluppo della personalità in momenti ed in fasi diverse secondo gli interessi e le capacità personali.
Ci sono 3 classi omogenee per età, di 3/4/5 anni per la scuola dell’infanzia. Ogni classe ha la sua docente di riferimento, tuttavia ogni gruppo di Bambini , ogni settimana per 2 ore di attività, viaggia all’interno della scuola, cambia ambiente e docente, in base ad una programmazione mensile delle attività e degli spazi.
Ogni settimana il gruppo omogeneo di bambini cambia BOTTEGA del fare e del sapere, questa organizzazione permette ai bambini di essere stimolati in maniera adeguata al fine di utilizzare ed esprimere OGNI POTENZIALITA’ (con competenze professianali ed ambienti idoneamenti studiati).
Ci sono 3 classi omogenee per età, di 3/4/5 anni per la scuola dell’infanzia. Ogni classe ha la sua docente di riferimento, tuttavia ogni gruppo di Bambini , ogni settimana per 2 ore di attività, viaggia all’interno della scuola, cambia ambiente e docente, in base ad una programmazione mensile delle attività e degli spazi.
Ogni settimana il gruppo omogeneo di bambini cambia BOTTEGA del fare e del sapere, questa organizzazione permette ai bambini di essere stimolati in maniera adeguata al fine di utilizzare ed esprimere OGNI POTENZIALITA’ (con competenze professianali ed ambienti idoneamenti studiati).
La nostra idea è nata nel 1998 dall’aver sposato al Teoria delle intelligenze Multiple di Howard Gardner.
Ci sono molte scuole nel Mondo che applicano la teoria, in italia siamo gli Unici che la applicano con la nostra organizzazione e le Botteghe.
Nel lontano 1983, lo psicologo americano Howard Gardner uscì con il saggio rivoluzionario Frames of Mind, pubblicato in Italia da Feltrinelli con il titolo Forma mentis. In questo saggio, Howard descriveva la teoria delle intelligenze multiple, che non sono teorie sull’intelligenza in quanto tale, ma un’analisi dei processi di apprendimento che ciascuno di noi mette in atto in contesti e in tempi ben definiti, soprattutto, con modalità soggette ad evoluzioni e cambiamenti anche profondi nel corso del tempo.
Ecco i vari tipi di intelligenze catalogate dallo studioso americano.
Tradizionalmente è una delle forme di intelligenza a cui è stata data più importanza nelle aule scolastiche, tenuta in grande considerazione perché corrisponde ai metodi usati tradizionalmente in passato per insegnare: lezioni frontali, recitazione a memoria. In questa intelligenza rientrano la capacità di esprimersi oralmente e per iscritto, e la capacità di padroneggiare le lingue straniere.
Anche questa intelligenza ha goduto di notevole considerazione nel sistema scolastico. Non è solo l’intelligenza della matematica, ma anche quella della logica e del ragionamento. Richiede una struttura nell’ambiente e nell’apprendimento e trova il contesto ideale per svilupparsi nelle lezioni ordinate e sistematiche.
È l’intelligenza che promuove il ragionamento spaziale mediante l’uso di diagrammi, grafici, mappe, tabelle, illustrazioni, opere d’arte, puzzle. L’intelligenza visiva permette agli alunni di raffigurare mentalmente i concetti e le soluzioni dei problemi prima di cercare di verbalizzarli o di tradurli in pratica.
È l’intelligenza stimolata mediante l’interazione fisica attiva con il proprio ambiente: viene sollecitata dalle attività motorie fini e da quelle grossomotorie come la manipolazione, i laboratori di scienze, i giochi attivi e le improvvisazioni drammatiche. Nelle classi tradizionali, gli alunni dotati di forte intelligenza cinestetica possono sembrare ‘iperattivi’, ma dove l’apprendimento si basa sull’esperienza pratica sono alunni molto bravi.
È l’intelligenza delle strutture presenti per esempio nelle canzoni, nella poesia, negli strumenti musicali e nei suoni ambientali: apprendendo le diverse strutture, gli alunni comprendono il loro ambiente e imparano ad adattarsi con successo. Va osservato che non si tratta di un’intelligenza esclusivamente uditiva: può infatti comprendere ogni genere di struttura. Poiché la matematica viene definita come lo studio delle strutture, è in realtà il dominio dell’insegnamento della matematica.
È l’intelligenza dei sentimenti, dei valori, degli atteggiamenti. Questa intelligenza aiuta l’alunno a stabilire un rapporto affettivo con ciò che studia a scuola. I bambini che chiedono “perché devo imparare queste cose? “ stanno applicando l’Intelligenza Interpersonale. È la parte di noi che si aspetta che l’apprendimento sia significativo. Più ciò che studiamo ci sembra pertinente, più tendiamo a diventare padroni del nostro apprendimento e meglio ricorderemo ciò che abbiamo appreso.
È l’intelligenza che viene stimolata dalle interazioni con gli altri. Gli alunni forti in questo tipo di intelligenza spesso hanno bisogno di forme di collaborazione per dare un senso all’apprendimento. Nelle classi tradizionali questi alunni a volte vengono chiamati ‘chiacchieroni’ o vengono giudicati ‘troppo socievoli’. Se guidati in modo giusto, possono trovarsi molto bene nei gruppi cooperativi, affiancati ad altri alunni, o anche nei contesti di gruppo che coinvolgono tutta la classe e in cui sono liberi di fare domande, discutere, capire.
È l’intelligenza delle categorie e delle gerarchie. Comprende lo studio della botanica, della zoologia e di altre scienze. Consideriamo i processi che queste discipline promuovono o richiedono: la classificazione, la categorizzazione e le strutture gerarchiche. Questa intelligenza può essere stimolata nella classe con attività di creazione di diagrammi o costruzione di mappe concettuali.
È l’intelligenza in gioco nella comprensione dei processi all’interno di un contesto più ampio, esistenziale. Può comprendere l’estetica, la filosofia, la religione ed enfatizza i valori classici della bellezza, della verità e del bene. Questa intelligenza permette agli alunni di capire qual è il loro posto nel contesto più generale in cui si trovano, sia esso la classe, la comunità, il mondo o l’universo. Gli alunni dotati di questa intelligenza hanno la capacità di sintetizzare concetti provenienti da discipline e fonti diverse.
La qualità non si raggiunge mai: è un processo continuo verso il miglioramento della prestazione. Questo richiede un controllo efficace di tutti gli elementi del servizio al fine di individuare quegli aspetti che comunque possono essere migliorati. Il miglioramento riguarda tutte le fasi di erogazione; tutti i membri raccolgono la stessa sfida: migliorare sempre di più. A richieste plurime e differenziate la scuola deve essere pronta a dare risposte plurime e differenziate.